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Centrale Unica di Committenza posticipato a gennaio 2015

L'accordo sottoscritto dal Ministro dell'Interno e l'ANCI è stato precisato che l'applicazione della norma è senza la necessaria preparazione, dato che i soggetti aggregatori non sono né organizzati, né operativi e la Consip e le altre centrali di acquisto non coprono tutte le esigenze degli enti locali;

Dunque nasce l'esigenza di un intervento legislativo che posticipi l'entrata in vigore della norma all'1 gennaio 2015 per gli acquisti di beni e servizi ed all'1 luglio 2015 per i lavori pubblici.



Appalti Centrale Unica per tutti I comuni non capoluogo di provincia


Dal primo luglio tutti i comuni non capoluogo di provincia dovranno acquisire lavori, beni e servizi attraverso soggetti aggregatori della domanda (centrali di committenza nazionali o regionali), o tramite unioni di comuni, o accordi consortili.

In caso di inosservanza delle procedure di acquisizione previste dalle nuove regole è stato previsto che l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (che dovrebbe confluire, stando alla bozza di decreto-legge sulla p.a., nell'Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone) non rilasci ai comuni non capoluogo di provincia il Codice identificativo di gara (Cig).

Con ciò diverrebbe quindi impossibile bandire una gara io un avviso relativo a contratti di acquisto di beni e servizi.

Per quel che riguarda i soggetti aggregatori della domanda, che non potranno essere in numero superiore a 35, dovranno essere iscritti all'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (Ausa), e saranno: la Consip, una centrale di committenza per ogni regione (da costituire entro fine 2014 se già non si è provveduto, ma la regione potrà affidarsi alla Consip) e altri soggetti che svolgono funzioni di centrale di committenza.